Quando finisce un amore: alcuni errori da evitare

La vita di coppia, per sua natura, non potrà mai essere perfetta: in una relazione, infatti, si alternano momenti di serenità in cui vengono soddisfatti i reciproci desideri fisici ed emotivi di entrambi i partner, e momenti di difficoltà, durante i quali possono insinuarsi dubbi e perplessità sulla stabilità della propria relazione.

La solidità di una relazione dipende da tanti fattori, tra cui la fiducia in se stessi e nel proprio partner, la disponibilità ad amare ed essere amati, la capacità di ascoltare e soddisfare i bisogni propri e quelli dell’altro e così via. Quando si rompe l’equilibrio che tiene legati questi aspetti, possono nascere un senso di insoddisfazione, sentimenti di infelicità e incomprensioni; se tale malessere non viene condiviso con il partner e non si lavora insieme per risanare “le ferite”, c’è il rischio che la relazione finisca.

Quando questo accade il primo errore è mantenere i rapporti con l’ex partner.

A seconda dell’intensità e della durata del rapporto, il momento della separazione può essere vissuta come un piccolo o grande lutto: si perde a tutti gli effetti una persona amata con la quale si sono condivisi tempo, progetti e desideri. Da qui la necessità di interrompere il prima possibile i rapporti, anche se fossero solo telefonici, almeno per i primi tempi: è molto difficile riprendersi dalla fine di un amore se non lo si abbandona mai del tutto.

Un secondo errore consiste nell’idealizzazione della storia e del partner appena perso.

E’ più che comprensibile che, nel momento in ci si trova in solitudine, l’abitudine e la malinconia spingano a ricordare solamente gli aspetti positivi della relazione e del partner: ma si ricordi anche che, se la storia è finita, probabilmente la relazione non stava procedendo in modo così roseo come la nostra memoria suggerisce.

Occorre un fare bagno nella realtà e ricordarsi non solo gli aspetti positivi, ma soprattutto quelli negativi: la nostra mente è una spugna che assorbe e trattiene tutte le informazioni che noi le forniamo ed è per questo che per affrontare i primi tempi della separazione dobbiamo ricordare a noi stessi tutto quello che non ci piaceva del partner.

L’innamoramento spesso può offuscare il nostro giudizio.

Provate a prendere un foglio e, a mente lucida, stilate una lista di tutti gli aspetti del vostro partner (cognitivi, emotivi, sessuali, comportamentali ecc..) con i quali non eravate in sintonia. Rileggete la lista ogni volta in cui la malinconia prende il sopravvento e chissà che magari non pensiate davvero che esistono altre persone che saranno in grado di farvi sentire ancora più protetti e più amati.

Terzo errore: non gettate via i momenti di solitudine, ma imparate a farne tesoro

Quante volte, durante una relazione che dura da tanto tempo, può succedere di lasciare in secondo piano i propri desideri per compiacere quelli del proprio partner? O abbandonare i propri hobby perché non si ha più il tempo di coltivarli? O ancora non riconoscere più i propri bisogni perché offuscati dai bisogni dell’altro?

Se si prova a ragionare da questo punto di vista, il momento della separazione può rappresentare non solo una fine, ma anche un nuovo inizio.