Descrizione
Lo stravagante mondo di Greenberg è un film di produzione USA diretto da Noah Baumbach
Visto per voi.
La pellicola è stata in competizione per l’Orso d’oro della 60a edizione del Festival di Berlino nel febbraio 2010, poi è stato distribuita negli Stati Uniti il 19 marzo 2010 e in Italia dal 25 marzo 2011.
Ha ottenuto quattro candidature agli Independent Spirit Awards 2011 (i premi cinematografici statunitensi più prestigiosi per i film indipendenti) come Miglior Film, Migliore Attore Protagonista (Ben Stiller), Migliore Attrice Protagonista (Greta Gerwig) e Miglior Fotografia (Harris Savides).
La valutazione di PdB.
Distribuito come commedia leggera e divertente in sede di promozione e probabilmente passato in sordina anche per questo, si tratta invece di un film molto profondo, pervaso da sfumature emotive che vanno dal divertimento alla malinconia, dall’irritazione alla tenerezza. I personaggi sono tratteggiati in modo complesso e coinvolgente, il ritmo è discontinuo e cangiante, alternando fasi di angosciata immobilità ad altre di infantile e urgente vitalità, nell’atmosfera soffusa del mite inverno californiano.
Visione psicologica.
Il film affronta il tema dell’inadeguatezza, della difficoltà di comunicare, dell’immaturità affettiva e della rinuncia agli ideali adolescenziali. Roger Greenberg è una persona sensibile e intuitiva, che non riesce però a a star bene con sé stesso e con gli altri, è un’anima insoddisfatta e tormentata alla perenne ricerca della realizzazione che sembra non trovare mai. Anche gli altri personaggi sembrano fare i conti in modi più o meno appropriati con le richieste del mondo esterno, nell’esigenza di trovare un compromesso fra i propri desideri idealizzati e le gratificazioni reali. Questo comporta elaborare il fallimento delle aspettative, affrontare la vergogna, rinunciare alle difese dalla propria inadeguatezza come ad esempio l’illusione di superiorità, la paura dell’intimità, la fuga dalle responsabilità, il bisogno di sospendere il tempo. Ciononostante si coglie una grande umanità, una divorante fame d’amore, il coraggio di affrontare l’imbarazzo del fallimento e il terrore della solitudine. Questi vissuti sono quanto mai attuali nella realtà clinica e quotidiana odierna, dove si assiste ad una grande diffusione di tratti di personalità narcisistici e infantili, così intensamente e sottilmente espressi nel film.
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