Mamma e papà si separano: affrontare la separazione!
“I legami affettivi sono fragili e mutevoli, sempre messi in discussione e l’insicurezza che ne deriva suscita il desiderio contraddittorio di stringerli e allentarli”
Se dovessimo considerare il termine “separare” così nella sua accezione più semplice potremmo definirlo come il dividere due o più cose o persone che precedentemente erano parte dello stesso insieme, erano considerate unite.
Due coniugi che si separano, a prescindere dai vincoli e termini legali, smettono di essere e considerarsi una coppia, ovvero non riconoscono più quel valore di unità, confessato e accettato tra di loro, davanti a un’entità più o meno riconosciuta o dinanzi a promesse pronunciate sull’altare. Ciò che però non si smette di essere è una “coppia genitoriale” quando vi sono di mezzo dei figli. Madre e padre lo si rimane per sempre e quindi anche con l’ex coniuge rimane inevitabilmente un legame che bisogna imparare a tollerare e a gestire.
La separazione è dura per tutti, gli adulti devono fare i conti con le loro aspettative deluse, con il senso di fallimento che spesso inonda la persona nella sua interezza e poi… ci sono loro, i figli… più o meno grandi, devono fare i conti con delle scelte che non sono chiaramente le loro, con la profonda tristezza di non poter più vivere (o aver mai vissuto) una vita con mamma e papà che stanno insieme in un clima di serenità e armonia. Forse, a volte, la separazione dei genitori è una salvezza anche per loro, poiché spesso si trovano a dover vivere in situazioni dove le liti, la rabbia, la tensione la fanno da protagonista e questo crea malesseri e malcontenti inevitabili. Altre volte il conflitto, anche una volta separati, è talmente pervasivo che il figlio diventa motivo di rivendicazione, mezzo tramite cui passano emozioni e comunicazioni tra i due ex coniugi costringendo i figli a dover scegliere continuamente da che parte stare. Queste sono le separazioni più complesse, dove i bambini soffrono ancora di più, anche se non sempre riescono a dirlo, e si creano escalation emotive che non hanno mai fine. Come ci si deve allora comportare davanti a queste situazioni? E’ importante che i figli non vengano quasi mai coinvolti nelle nostre dinamiche emotive, non devono necessariamente sapere sempre tutto quello che abbiamo dentro, anche se a volte avremmo veramente molta voglia di parlare male “di quell’altro”, screditandolo ai suoi occhi nella speranza di essere eletto il miglior genitore tra i due. Ciò non significa che non devono sapere cosa sta succedendo, con le relative ricadute concrete ed emotive che ne deriveranno, bensì è importante tutelarli da un’eccessiva conflittualità e non metterli mai nella situazione di dover scegliere loro con chi stare. Ascoltare i loro pareri è fondamentale, ma devono sapere che non sono loro a decidere dove e con chi vivranno; questo può sembrare paradossale, bensì li tutela dallo sviluppare sensi di colpa nei confronti dell’altro genitore (quello non scelto) e permette loro di non sentire la responsabilità di scelte che sarebbero troppo gravose per loro. E’ fondamentale essere chiari e non cadere nel falso mito del “tanto sono bambini e non capiscono”, questo in realtà è un modo a noi comodo per evitare il problema e le tante domande che magari ci potrebbero mettere in difficoltà.
Esistono dei dati che indicano la maggiore probabilità che figli di genitori separati si separino a loro volta da grandi, ma questo non affronta un elemento essenziale che potrebbe riscrivere la storia di queste persone, ovvero l’elaborazione della separazione, a tutti gli effetti considerato come un evento traumatico accostabile a volte quasi ad un lutto. Coloro in primis che dovrebbero elaborare tale trauma sono proprio i genitori che superando le loro difficoltà e evitando di inondare i propri figli delle loro emozioni li mettono al riparo dal riproporre l’unico (o quanto meno il più significativo) modello di coppia che conoscono. In questi casi potrebbe essere importante chiedere un supporto ad un professionista che possa aiutare la persona ad elaborare questo momento emotivamente molto oneroso e l’idea di famiglia che si ha nella propria mente. Tanto più la famiglia è immaginata come indissolubile, quanto più la separazione verrà vissuta come traumatica; viceversa due genitori che considerano la separazione “possibile” e non così “mortifera” la faranno vivere ai loro figli come un evento faticoso, ma nonostante tutto, accettabile e quindi non così sconvolgente.
Bibliografia:
- “Separazione, divorzio e affidamento dei figli” – V.Cigoli, G.Gulotta, G.Santi