Adolescenza: “Cosa vuol dire essere genitori di un figlio che sta cambiando e non è più lo stesso”?

L’adolescente è un individuo che reclama la propria autonomia, ma perché il rapporto Genitori-Figli adolescenti  risulta essere così difficoltoso?

Noi tutti teniamo al bene dei nostri figli e la paura comune è quella che possano intraprendere strade sbagliate nelle quali non possiamo seguirli.

In fase di adolescenza, i figli spesso, risultano essere, sfuggenti, non comunicano e sono alla costante ricerca di un’identità.

I genitori spesso si trovano in una fase di cambiamento, il cambiamento dato dal “io sono il tuo unico porto sicuro” a “i porti sicuri diventano altri”.

Ma come si può fronteggiare questo passaggio delicato?

La famiglia si trova davanti a un cambiamento, la fatica rispetto a questo si trova proprio nel confine tra “quanto devo sapere” e “quanto mi possono dire”. La sfida per il genitore sta nel lasciare sempre la porta aperta senza costringere nessuno a entrare, utilizzando quella che in psicologia viene chiamata “Capacità negativa” ovvero la capacità di stare nell’incertezza.

Nella rete famigliare l’adolescente deve trovare spazio per esprimere parti inesplorate del sé, in questo, i confini famigliari vengono messi alla prova in un processo continuo di riorganizzazione strutturale e funzionale. La famiglia si trova in un continuo accogliere, elaborare, spingere e contenere, con il compito della cura verso le nuove esigenze dell’adolescente.

La conflittualità, risulta essere funzionale alla ristrutturazione dell’assetto emozionale.

Nei momenti di empasse, è importante per il genitore riesca a soffermarsi, a guardare le risorse invece che concentrarsi solo su cosa non sta funzionando. E’ importante che il genitore tenga conto della propria storia familiare passata, guardi al presente per le sfide nel qui ed ora e riesca a proiettarsi nel futuro per la dimensione della progettualità e del reinventarsi.

Perchè i vostri figli si prendano la loro parte di responsabilità è necessario dare loro fiducia, come nelle relazioni a volte bisogna correre il rischio e fornire un banco di prova altrimenti penseranno loro stessi che non ce la faranno.

Vi vogliono proteggere e mai deludere, quindi le bugie che spesso vengono utilizzate, sono dette con l’intenzione di proteggere la relazione proprio perché manca la consapevolezza del conflitto senza la conseguenza della rottura relazionale.

I ragazzi hanno inoltre il bisogno di contestarvi, questo serve a loro per sentirsi meno incapaci e diventare individui.

Rispetto alla pigrizia che vedete spesso in loro, è data semplicemente da un processo fisiologico per il quale le sinapsi esplodono e questo li rende distratti.

La società odierna invece li invita ad essere unici e autentici, per questo motivo si sentono quasi obbligati a investire e essere sempre all’altezza delle aspettative, questo fattore crea in loro paura che li inibisce.

In quanto genitori è importante essere sempre presenti e flessibili, siete il loro punto di riferimento.

Anche se ci sono momenti di rottura, è importante confidare nel fatto che ci possa essere sempre un momento di sincronizzazione.