Pet therapy: Gli animali domestici promotori di benessere, salute fisica e mentale.

Il sogno di moltissimi bambini è quello di aver un piccolo cagnolino come regalo di compleanno e molto spesso i genitori si fanno intenerire degli occhioni dolci di figli e cagnolini. E cane/gatto sia!

Ogni giorno sui mezzi, per strada o nei parchi ci si imbatte almeno in una persona con il proprio cane. Le loro giornate saranno scandite da ritmi, abitudini e incastri ma, soprattutto, da un maggior stato di benessere. Le giornate inizieranno e finiranno con gli occhioni del  piccolo amico peloso che guarda amorevolmente il proprio fidato compagno umano ed ,inconsapevolmente, ne avrà migliorato la salute psico-fisica.

Gli animali domestici, soprattutto cani e in buona parte anche i cavalli, vengono spesso affiancati a terapie di tipo psicologico e cognitive-comportamentali, proprio per i benefici che derivano dal contatto uomo-animale.

Il termine inglese pet-therapy è l’unione di pet, animale d’affezione e therapy, terapia-cura. Il termine pet è una derivazione del termine petting, che significa coccolare, accarezzare con affetto e  prevede uno stretto contatto fisico con l’altro (umano o animale). Caratteristica  essenziale nelle terapie con gli animali.

Gli effetti riabilitativi della pet-therapy possono riscontrarsi:

  • Approccio psicologico-educativo: indicato per bambini con disturbi cognitivi-comportamentali.
  • Riduzione dell’aggressività in situazioni critiche.
  • Trattamenti psichiatrici: depressione, autismo, ansia.
  • Approccio motorio-riabilitativo.
  • Trattamento con soggetti anziani.

Ciò che rende efficace la terapia con gli animali (pet-therapy) è il meccanismo affettivo-emozionale che si instaura tra il soggetto e l’animale. Tanto sarà più intenso il rapporto emozionale che si instaura tra il beneficiario della terapia e l’animale, tanto più durevoli saranno i risultati ottenuti dalla terapia. Dal contatto con l’animale, l’uomo mette in moto risposte biochimiche molto simili a quelle indotte da uno stato di rilassamento. Dunque, il contatto con gli animali ha un potere altamente tranquillizzante, rassicurante e rilassante poiché viene attivata la produzione dell’endorfina e di ormoni corticosteroidei (ormoni dello stress) provocando una riduzione della pressione arteriosa, della circolazione sanguigna e respiratoria a beneficio dell’attività immunosoppressoria. Inoltre, il contatto con l’animale viene percepita come un’esperienza piacevole anche a livello tattile. Questo sistema è il primo ad attivarsi producendo delle modificazioni nell’organismo, attiverà a sua volta il sistema motorio, limbico, endocrino e il sistema nervoso-autonomo.

Nella quotidianità prendersi cura del proprio animale d’affezione, in particolare del cane, significa aumentare l’attività motoria e relazionale. Infatti, si deve portar fuori il proprio cane più volte al giorno, quindi anche l’amico umano dovrà macinare km per far annusare al pelosetto tutti gli angolini della strada. Ma questa attività incrementa anche la possibilità di scambiare chiacchiere con gli altri proprietari che, indistintamente dalle stagioni e del clima, si incontrano in giro per strada o al parco. Ed a beneficarne sarà non soltanto il fisico ma anche la sfera relazionale-comunicativa.

Il prendersi cura dell’animale domestico, inoltre, tende a stabilire un equilibrio mentale e un contatto con la natura, ma precisiamo che aver un animale domestico non significa praticare la pet-therapy. Infatti, questo tipo di attività viene praticata all’interno di strutture adibite e svolta da personale altamente qualificato, come l’addestratore, il veterinario, lo psicologo e l’educatore. Inoltre, la pet-therapy deve essere coadiuvata anche da altri tipi di terapia, infatti non si può pretendere che una persona patologica guarisca automaticamente con la sola presenza dall’animale. Certamente tale presenza può facilitare il raggiungimento della guarigione ed aiuta il mantenimento dello stato di salute.

A cura di Dott.ssa Federica Lodato