Cosa è uno stato di “Flow”? Otto caratteristiche per riconoscerlo!

Quando si svolge un compito che si reputa altamente piacevole è frequente che si perda la cognizione del tempo. Questo accade spesso anche quando si guarda un film interessante o si è intensamente assorbiti dal ritmo delle nostre canzoni preferite. In tutti questi casi si sta esperendo uno stato di flow (flusso).

Si è in uno stato di flow quando il livello delle abilità possedute e le abilità richieste dal compito sono uguali.

Il primo psicologo a parlare di flow, fù Mihaly Csikszentmihalyi, psicologo ungherese. I suoi studi iniziali erano tesi alla ricerca delle radici della felicità. Postulò che la felicità è uno stato interiore dell’essere e per creare una vera felicità è essenziale raggiungere uno stato di flow.

Tramite i suoi studi, osservò che le persone erano più creative, più felici e produttive quando si trovavano in uno stato di flow. Le prestazioni di questi soggetti fluivano in maniera quasi automatico, senza che fosse richiesto alcuno sforzo.

“Uno stato in cui le persone sono così coinvolte in un’attività che nient’altro sembra importare; l’esperienza è così piacevole che la gente continuerà a farlo anche a caro prezzo, per il solo gusto di farlo.”
Csikszentmihalyi, 1990

Lo psicologo ungherese descrive le otto caratteristiche dello stato di flow:

  • Completa concentrazione sull’attività che si sta svolgendo;
  • Chiarezza degli obiettivi da raggiungere;
  • Trasformazione del tempo (accelerazione/rallentamento);
  • L’esperienza è intrinsecamente gratificante;
  • L’attività è svolta senza sforzo;
  • C’è un equilibrio tra sfida e abilità;
  • Azione e consapevolezza si fondano;
  • Si percepisce una sensazione di controllo sul compito.

Interessante risulta essere la correlazione esistente tra il flow e la personalità.

Infatti, i soggetti che hanno personalità autoteliche (composto del greco antico autós “sé” e di telikos, da telos “fine”) tendono a sperimentare con più frequenza lo stato di flow. Ovvero, sono persone che svolgono le attività per puro piacere e non per dovere, hanno un alto interesse per le attività piacevoli della vita e un basso senso di egocentrismo. Esistono anche delle correlazioni con le cinque dimensioni della personalità e il flow, infatti vi è una correlazione negativa tra nevroticismo e flow, mentre è positiva la relazione con la coscienziosità. Ciò è imputabile all’elevato senso di ansia e autocritica delle persone nevrotiche che disturberebbe l’insorgenza di uno stato di flow. Al contrario, le persone coscienziose riescono ad avere una maggiore padronanza delle attività impegnative e hanno maggior tempo da dedicarvi, favorendo l’esperienza di flusso.

Inoltre, per aumentare questo tipo di esperienze è necessario allontanare elementi distrattori che possono interrompere l’esperienza di flusso.

Esperire e vivere una esperienza di flow nella propria quotidianità favorisce lo sviluppo della creatività e del benessere. Questa esperienza, essendo un’esperienza gratificante, una volta sperimentata si vuole replicarla, aumentando anche il proprio senso di felicità.

A cura della Dott.ssa Federica Lodato