Quanto i videogiochi influenzano mio figlio?

Se i videogiochi abbiamo un’influenza sul comportamento dei bambini è ancora oggi un argomento molto dibattuto.

I videogiochi condividono molte somiglianze con i giochi tradizionali e probabilmente forniscono benefici simili a quelli forniti dal gioco più in generale. Sia i videogiochi che il gioco tradizionale possono includere obiettivi competitivi e cooperativi, i giocatori si immergono in mondi finti che sono contesti sicuri in cui si possono elaborare emozioni negative, e i giochi permettono un senso di controllo con una imprevedibilità tale da far sentire la soddisfazione profonda e l’orgoglio intenso quando si raggiungono finalmente obiettivi formidabili.

Ma i videogiochi di oggi sono anche forme di gioco uniche, sono socialmente interattivi in un modo mai offerto prima d’ora. Sempre più spesso i giocatori giocano online, con amici, familiari e perfetti sconosciuti, attraversando vaste distanze geografiche e sfumando non solo i confini culturali, ma anche i divari di età e generazione, le differenze socioeconomiche e le barriere linguistiche. Queste differenze nello spazio e nel tempo hanno probabilmente dei vantaggi del tutto nuovi e rischi che devono ancora essere concettualizzati.

Parlando di rischi, l’opinione più diffusa sostiene che l’aggressività sia influenzata dai videogiochi violenti, per questo motivo le persone sono preoccupate per i possibili effetti dannosi che possono ripercuotersi sui giovani d’oggi. Nonostante in generale la ricerca non sia stata in grado di stabilire con decisione quale sia la direzione causale nella relazione tra uso di videogames e comportamento, molti sono stati gli sforzi per avvicinarsi alla risposta.

Alcune ricerche hanno portato ad ipotizzare che non esista un legame tra la fruizione di videogames violenti e la manifestazione di comportamenti aggressivi, altre però ipotizzano che variabili situazionali e comportamenti individuali interagiscano tra loro, generando un cambiamento sulla persona a livello emotivo, cognitivo e fisiologico. In altre parole, il comportamento aggressivo dipende dall’interpretazione e della valutazione della situazione in cui il soggetto è inserito.

Così, il gioco violento del videogioco dovrebbe essere considerato un fattore di rischio, ma non determinante, per un comportamento aggressivo.

Dato che giocare a videogiochi violenti potrebbe influire negativamente sul comportamento sociale del giocatore, ci si chiede come si possa potenzialmente contrastare questi effetti. È interessante notare che molti videogiochi violenti coinvolgono, oltre al loro contenuto violento, anche alcune parti sociali (ad esempio la cooperazione, aiuto reciproco, ecc). Infatti, questo altro lato dei videogiochi può influenzare in modo positivo il comportamento del bambino.

Alcuni studi hanno documentato gli effetti positivi dei videogiochi, una combinazione di violenza e aiuto in un gioco può essere meno dannosa di un gioco violento senza alcun contenuto pro-sociale. In un’ottica simile, i videogiochi violenti sono spesso giocati in squadra in modo cooperativo, i giocatori si assistono a vicenda nel nuocere agli altri personaggi del gioco. Recenti scoperte suggeriscono che giocare un videogioco violento in squadra (rispetto al gioco in solitario dello stesso) contrasta gli effetti negativi sull’aggressività promuovendo l’empatia e la cooperazione.

Infatti, a seconda del contenuto, il gioco nei videogiochi può anche giovare al comportamento sociale, allo sviluppo cognitivo o alla salute.

Altri studi, effettuati su bambini affetti da un disturbo dello sviluppo neurologico chiamato dislessia, hanno dimostrato come i videogiochi d’azione migliorino l’attenzione e la velocità di lettura, traducendosi direttamente in migliori capacità di lettura.

Dunque, forse la “demonizzazione” a priori dei videogiochi può essere vista come una estremizzazione talvolta imprecisa: i videogiochi possono influenzare negativamente ma anche positivamente il comportamento sociale.

A cura della dott.ssa Eleonora Cipriani