Ansia: forse non tutti sanno che…

Molti di noi hanno avuto o potrebbero sviluppare un disturbo d’ansia nel corso della propria vita. E’ importante tuttavia sottolineare che l’ansia di per sé è una sensazione normale, in particolare si tratta di una risposta automatica adattiva a una situazione percepita come pericolosa.

Tale risposta comporta uno stato di attivazione dell’organismo che consente di fronteggiare efficacemente la situazione temuta. Considerate il seguente esempio: state attraversando la strada quando improvvisamente, a pochi metri da voi,  sbuca una macchina a gran velocità. Vi spaventate e cercate di mettervi in salvo correndo verso il marciapiede. Ciò è stato possibile perché il vostro cervello, ancor prima che voi iniziaste a correre, ha avvertito il pericolo e il vostro organismo ha iniziato ad attivarsi attraverso una serie di modificazioni fisiologiche (aumento della respirazione, della frequenza cardiaca, della tensione muscolare, ecc) che consentono di reagire in modo rapido ed efficace per scongiurare il pericolo e garantirsi la sopravvivenza.

Un certo grado di ansia, se non eccessivo, può essere utile non solo per fronteggiare pericoli fisici, ma anche in alcune attività che richiedono impegno, concentrazione, attenzione a non sbagliare, ad esempio prima di un esame, di una gara sportiva, o di un colloquio di lavoro. L’ansia, quindi, non è prettamente un limite o un disturbo, ma una risposta efficace per proteggerci dai pericoli e migliorare le prestazioni. Quando però l’attivazione ansiosa è eccessiva, ingiustificata o sproporzionata rispetto alle situazioni si parla di un vero e proprio disturbo d’ansia, che può creare particolare disagio e limiti nella vita di una persona. Per esempio, se compiere attività comuni, come parlare con i colleghi di lavoro, uscire di casa, guidare, andare a una festa, ecc, genera un’ansia intollerabile, potremmo ragionevolmente pensare di avere a che fare con un disagio psicologico che può richiedere un intervento professionale.

Rientrano nei Disturbi D’Ansia:

  • Fobia Sociale (l’ansia è legata alla preoccupazione di essere giudicati, umiliati o rifiutati dagli altri)
  • Fobia Specifica (l’ansia è connessa alla paura di una situazione o cosa specifica, ad esempio: sangue, aereo, animali, spazi chiusi, ecc.)
  • Disturbo di panico (l’ansia è legata al pensare che le proprie sensazioni fisiche sfuggiranno al controllo e porteranno alla pazzia, alla sofferenza o, addirittura alla morte)
  • Disturbo ossessivo-compulsivo (in questo caso l’attivazione ansiosa è connessa al timore di arrecare danno a sé o agli altri, alla preoccupazione di lasciare qualcosa di incompiuto, di rimanere contaminati, commettere errori, di avere pensieri/emozioni di cui si ha paura)
  • Disturbo post-traumatico da stress (l’ansia è connessa alla credenza che le immagini e i pensieri intrusivi che si esperiscono significhino che stia per accadere qualcosa di terribile)
  • Disturbo d’ansia generalizzato (in questo caso siete ansiosi perché preoccupati per molte cose diverse: denaro, relazioni interpersonali, salute, prestazioni, lavoro, ecc)

Ad oggi, il più diffuso tra gli interventi psicologici di sicura efficacia per i Disturbi d’Ansia è quello Cognitivo-Comportamentale. Tale approccio postula una complessa relazione tra emozioni, pensieri e comportamenti, sottolineando come molti dei nostri problemi (tra i quali quelli ansiosi) siano influenzati da ciò che facciamo e ciò che pensiamo nel presente, qui ed ora. Da ciò ne deriva che lavorando attivamente sui nostri pensieri e sui nostri comportamenti attuali, possiamo liberarci da molti dei problemi che ci affliggono. Come suggerisce il nome, l’approccio cognitivo-comportamentale include due tipi di intervento. L’intervento comportamentale aiuta a modificare la relazione fra le situazioni che creano difficoltà e le abituali reazioni emotive e comportamentali che la persona ha in tali circostanze, mediante l’apprendimento di nuove modalità di reazione. Aiuta inoltre a rilassare mente e corpo, così da sentirsi meglio e poter riflettere e prendere decisioni in maniera più lucida. Il trattamento cognitivo aiuta ad individuare e modificare i pensieri disfunzionali ricorrenti, gli schemi distorti di ragionamento e interpretazione della realtà, che sono alla base di forti e persistenti emozioni negative.

Quando combinate, queste due forme di intervento sono un potente strumento per risolvere in tempi brevi forti disagi psicologici, tra cui i Disturbi Ansiosi.