SOS Menopausa: implicazioni fisiche e psicologiche.
La menopausa è un fenomeno fisiologico nella vita della donna, che coincide con la fine del ciclo mestruale e quindi dell’età fertile. Il calo dei livelli ormonali (estrogeni ed androgeni) comporta tutta una serie di cambiamenti fisici, psicologi e sessuali, che possono rendere molto delicata questa fase della vita della donna.
Gli organi e i tessuti sensibili al calo degli estrogeni sono molti: l’apparato genitourinario, il sistema nervoso centrale, le mammelle, la pelle e le mucose, il tratto gastrointestinale, l’apparato cardiovascolare, le ossa, le cartilagini, il collageno. Di conseguenza, si scatenano molteplici e fastidiosi sintomi fisici, psicologici e sessuali.
Vampate di calore e alterazione del sonno
La “vampata di calore” consiste in una sensazione improvvisa di calore al petto e al viso che si generalizza velocemente al resto del corpo. Può durare da qualche decina di secondi a 2-3 minuti, spesso è associata a sudorazione profusa e palpitazioni. Successivamente possono seguire brividi e sensazione di ansia.
Le vampate possono manifestarsi da una/due volte al giorno fino a 30/40 volte al giorno, più frequentemente di notte (nelle prime ore del sonno), con conseguenti risvegli ripetuti e insonnia.
Questa manifestazione, che interessa il 75% delle donne, usualmente scompare entro 1 – 5 anni dall’insorgenza, ma in alcune donne persiste anche oltre i 70 anni.
Sintomi genitourinari
Lo squilibrio ormonale della menopausa provoca un assottigliamento della mucosa vaginale, una riduzione della flora residente, un aumento del PH (6.0 – 7.5). Di conseguenza la donna può soffrire di secchezza vaginale, prurito, sanguinamenti, dispareunia (dolore), infezioni ricorrenti.
L’assottigliamento della mucosa uretrale, inoltre, riduce la funzione di continenza urinaria, favorendo il fastidioso fenomeno dell’incontinenza.
Ansia e depressione
Il deficit di ormoni può causare irritabilità, nervosismo, ansia, cambiamenti rapidi di umore. Tali aspetti, tuttavia, possono derivare da fattori tipici di questa fase della vita della donna, come modificazioni familiari (es. i figli che se ne vanno di casa), la perdita della fertilità, del ruolo sociale, problemi di salute personali o di familiari.
Stanchezza
Il calo di androgeni fa sperimentare una fatica persistente e inspiegabile e un diminuito senso di benessere generale.
Problematiche sessuali
Il deficit di estrogeni riduce il flusso sanguigno alla vagina e alla vulva, si riduce la lubrificazione con secchezza vaginale, dolore e difficoltà alla penetrazione. Inoltre, diviene più difficoltoso il raggiungimento dell’orgasmo
Il deficit di androgeni (anche le donne hanno una serie di ormoni tipicamente maschili), invece, porta a una riduzione della libido e delle fantasie sessuali.
Cambiamento dell’immagine corporea
La carenza estrogenica menopausale determina una serie di alterazioni metaboliche sia a carico del quadro lipoproteico sia di quello glicemico. Ciò causa un aumento del peso e un cambiamento della distribuzione del grasso corporeo; anche i peli del corpo risentono del mutato assetto ormonale.
Effetti a lungo termine
Possono presentarsi osteoporosi, frequenti fratture ossee, problemi cardiovascolari, malattie neurodegenerative (demenza).
La menopausa: un’età critica
Come la pubertà rappresenta per la donna l’inizio della vita sessuale con tutte le implicazioni psicologiche relative, così la menopausa costituisce per il suo immaginario la fine della vita sessuale intesa come fertilità e a sua volta associata con il rapporto con l’uomo. La donna, più o meno consciamente, può avvertire di aver esaurito un proprio ruolo fondamentale.
Agli squilibri ormonali consegue una diminuzione, e a volte la totale scomparsa, del desiderio sessuale e quindi una diminuzione dei rapporti sessuali e anche dei rapporti affettivi. In questo modo si può manifestare una conflittualità con il partner, che vorrebbe invece continuare a vivere in modo inalterato la sessualità.
La crisi si può manifestare in modo ancor più netto quando la relazione con il partner è di lunga durata, talora conflittuale e caratterizzata da una scarsa comunicazione.
Se a questo aggiungiamo un ambiente familiare noioso, l’avvicinarsi del pensionamento e il fatto che i figli ormai grandi se ne sono andati e non costituiscono più un legame, allora possiamo capire perché non raramente molti rapporti finiscono proprio poco tempo dopo l’arrivo della menopausa, dopo decenni di vita in comune trascorsi apparentemente senza grosse crisi.
Vanno inoltre considerate eventuali malattie, della donna o del partner, o altri eventi di vita stressanti che possono sopraggiungere con l’avanzare dell’età.
La donna in menopausa può quindi vivere una ferita narcisistica rispetto al proprio corpo e alla propria identità femminile, reagendo in senso depressivo con sentimenti di inadeguatezza e paure di perdere il partner.
TRATTAMENTI PER LA MENOPAUSA
Il trattamento d’elezione per i sintomi generali e sessuali della menopausa (secchezza vaginale, atrofia uro-genitale) è rappresentato dagli estrogeni per via sistemica e/o locale a seconda del tipo e/o della severità dei sintomi. Oltre agli estrogeni si può agire con dei progestinici
Dato che gli estrogeni da soli possono non essere sufficienti a trattare i disturbi sessuali, in genere si aggiunge una terapia con gli androgeni, che hanno un effetto vantaggioso su tutte le dimensioni della sessualità.
A cura della dott.ssa Maria Rita Milesi