Adolescenti e sostanze: il panorama generale.
Nell’ultimo trentennio il consumo di sostanze illecite ha assunto dimensioni estremamente preoccupanti; la diffusione dell’uso della droga negli anni Sessanta e Settanta ha manifestato un rapidissimo incremento tra gli adolescenti e i giovani adulti, tanto da far considerare il fenomeno come un’epidemia.
Nei decenni precedenti molti giovani facevano qualche esperienza nel consumo di bevande alcoliche e di sigarette, ma praticamente era inesistente l’utilizzo di droghe. Indagini eseguite negli anni Ottanta hanno invece evidenziato che la maggior parte degli studenti appartenenti alle ultime classi delle scuole superiori aveva fatto qualche esperienza con droghe leggere. L’ultimo decennio è caratterizzato da un aumento vertiginoso della quantità di sostanze presenti sul mercato illegale; inoltre, modalità di utilizzo sempre nuove e diverse si susseguono rapidamente nelle abitudini dei consumatori.
Alla luce di questi dati, appare evidente che il contatto tra una persona e una sostanza è mediato da aspetti molto diversi, di cui è fondamentale tenere conto soprattutto rispetto alle conseguenze nella vita di questa persona: inoltre possiamo sfatare alcuni importanti equivoci e luoghi comuni su questo argomento, soprattutto se qualcuno che ci è vicino ha un rapporto di abuso o dipendenza con una sostanza, dal momento che ognuno di noi ha sperimentato almeno una volta una intossicazione da qualche tipo di sostanza psicoattiva!
Ciò risulta ancora più realistico se consideriamo l’età adolescenziale, che costituisce in effetti il periodo in cui il contatto con le sostanze avviene più frequentemente e volontariamente, per una serie di motivi connessi agli aspetti psicologici specifici di questa peculiare fase evolutiva. In effetti, il 90% degli adolescenti entro i 18 anni ha provato almeno una volta a fumare una sigaretta o a bere un alcolico, ma una percentuale molto minore sviluppa una dipendenza fisica o psichica da alcol o nicotina. Inoltre, la grande maggioranza di coloro che abusano di cannabis non sperimentano mai una intossicazione di eroina. E ancora: non è sufficiente assumere una qualsiasi sostanza, anche non consapevolmente, per divenirne dipendenti! Anzi è probabile che chi assume una sostanza psicoattiva senza averla consapevolmente cercata stia semplicemente male.
Coloro che giungono a sviluppare un rapporto di abuso o dipendenza da una sostanza hanno svolto un percorso di avvicinamento sociale, culturale e soprattutto psicologico a tale esperienza: spesso i mediatori di questo iter sono amici e conoscenti, tuttavia è fondamentale sottolineare che il fattore decisivo è sempre la responsabilità individuale. D’altro canto, è importante tenere conto che una dipendenza psichica da una sostanza non è meno grave e invalidante di una fisica; inoltre, anche gli effetti di una intossicazione o di un abuso possono compromettere gravemente la vita di una persona. L’alcol, ad esempio, ha un ruolo considerevole nell’ambito degli incidenti stradali letali, degli incidenti sul lavoro, delle violenze familiari: è la prima causa di morte per i giovani uomini europei, ma nella maggior parte dei casi si tratta di eventi connessi a intossicazione o abuso.
Ben lungi dalla pretesa di apparire esaustivi su questo complesso tema, crediamo sia fondamentale approfondire altri aspetti dell’argomento, soprattutto rispetto agli aspetti culturali del problema, o agli aspetti evolutivi psicologici tipici dell’adolescenza, che ci riserviamo di esaminare in articoli di prossima pubblicazione. Intanto reputiamo importante sottolineare che il rapporto che ciascuno di noi sviluppa con le sostanze psicoattive, le quali indipendentemente da prospettive teoriche o opinioni personali fanno parte della nostra vita e della nostra società, è sempre mediato dagli aspetti specifici della nostra personalità, con il nostro modo assolutamente unico e irripetibile di percepire, provare emozioni, interpretare la realtà e decidere come comportarci.
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