Film-Serie tv e psicologia: Perché quando finisce un film o una serie tv ci sentiamo smarriti?
Guardare film o svariate serie tv è diventata una tra le attività a cui giornalmente, o quasi, dedichiamo qualche ora. Il più delle volte ci si rilassa davanti la tv la sera, dopo una lunga giornata di lavoro oppure durante il week-end, quando si ha più tempo da dedicare al “recupero” delle stagioni della serie tv preferita.
Questa attività ludica può trasformarsi in una vera patologia, come spiegato nel nostro precedente articolo sul Binge Watching, perché durante la visione di film e serie tv tendiamo a mettere in atto due meccanismi di difesa: l’identificazione e la proiezione.
Quando scegliamo il film-serie tv da vedere, la nostra scelta non è soltanto dettata dalle recensioni oppure dal suggerimento di un amico, ma principalmente la scelta viene influenzata dal gusto personale verso un certo genere cinematografico. Già durante la scelta si innesca il meccanismo di identificazione, si attiva un confronto mentale tra noi ed il personaggio principale, a cui desideriamo assomigliare. Vi sarà un’identificazione maggiore con il personaggio che si percepisce più simile a se, tanto da identificarsi anche con i loro vissuti emozionali. Myers (1992) sostiene che si può arrivare ad empatizzare con il personaggio, ovvero il grado di identificazione è talmente elevato da riuscire a mettersi nei suoi panni ed esperire le medesime emozioni. Infatti, non è raro provare un senso di tristezza alla fine del film o della serie tv, ci si è talmente “affezionati” al personaggio da reputarlo una persona importante della propria vita (Potter, 1988).
Ci si lascia trasportare lentamente dagli eventi narrati dal film o dalle serie tv attivando, inconsapevolmente, il processo di identificazione. Lo spettatore sa che tale processo è limitato alla durata del film o della serie tv e non è un processo che rimane attivo per un lungo periodo di tempo.
Quando ci si identifica con il personaggio, non sempre lo si fa con il protagonista, ma essa può attivarsi nei confronti di qualsiasi altro personaggio. Tale processo può avvenire anche con quei personaggi che permettono di soddisfare impulsi che nella vita reale non potrebbero essere soddisfatti.
Come l’identificazione, anche il meccanismo di proiezione risulta essere tirato in causa durante la visione dei film o delle serie tv. Attraverso tale meccanismo, lo spettatore può attribuire a i personaggi sue emozioni e sentimenti. Un esempio di proiezione è quello di definire i personaggi come: bello, buono, cattivo, assassino,eroe,ect…
La proiezione permette di spostare su altri sentimenti, caratteristiche proprie, desideri e parti del proprio sé che tendenzialmente vengono rifiutati o non riconosciuti come propri.
Identificazione e proiezione si facilitano e rafforzano a vicenda, favorendo allo spettatore il soddisfacimento di alcune pulsioni socialmente represse.
A cura di Dott.ssa Federica Lodato