Goal Setting
Quando la filosofia del “vinco ergo sum” non funziona
“Sbagliate il cento per cento dei colpi che non tirate mai”
Aumentare la produttività, migliorare la performance, sviluppare strategie adeguate per raggiungere i nostri obiettivi, sono tutti concetti ed esigenze con cui dobbiamo confrontarci ogni giorno.
La psicologia dello sport ci insegna che un aspetto fondamentale per poter mantenere il controllo sugli eventi e raggiungere il successo è un’adeguata strategia di goal setting, ovvero di definizione degli obiettivi.
Lavorare sulle strategie di goal setting significa cambiare la visione “classica” che abbiamo dell’obbiettivo: non dobbiamo immaginarlo solo come il punto di arrivo o come il fine ultimo delle nostre azioni, ma come uno strumento molto utile al raggiungimento dello stesso.
OBIETTIVO = STRUMENTO
L’obiettivo rappresenta infatti la fonte principale di motivazione dell’essere umano, è tutto ciò che un individuo vuole raggiungere tramite la propria prestazione. Possiamo pensare a motivazione e obiettivo come due facce della stessa medaglia.
Quando ci troviamo in difficoltà nel raggiungere i nostri scopi dovremmo interrogarci sulla natura degli obiettivi che ci siamo posti: sono realistici? sono motivanti? quali sono le tempistiche per raggiungerli?
Nell’ambito sportivo e lavorativo, la prima cosa da sapere riguardo gli obiettivi è che esiste una differenza importante tra obiettivi di risultato e di prestazione.
- Obiettivi di RISULTATO: sono orientati al raggiungimento del risultato (es. vincere una gara; prendere un voto ad un esame, ottenere il posto di lavoro etc.). Avere degli obiettivi di risultato è fondamentale, ma non sempre è utile per mantenere alta la motivazione; al contrario, possono generare ansia e frustrazione se l’obiettivo non viene raggiunto. Bisogna considerare che il risultato non è unicamente sotto il nostro controllo: si può correre, giocare o nuotare al meglio delle proprie capacità, ma non vincere la medaglia d’oro! Ad esempio, non possiamo controllare le condizioni atmosferiche o la performance dell’avversario.
- Obiettivi di PRESTAZIONE: si concentrano sulla performance e sono orientati al raggiungimento di obiettivi personali (es. migliorare abilità o acquisire maggiore padronanza in un compito). La prestazione è indipendente da altri fattori, quindi è maggiormente controllabile. Avere degli obiettivi di prestazione è importante per rimanere motivati anche nel caso in cui una ottima performance non corrisponda al risultato sperato.
Partendo da questa differenza, qual è la migliore strategia di goal setting che permette di definire gli obiettivi migliori per la persona o per il gruppo?
Nella definizione degli obiettivi, esiste un modello efficace da seguire: il modello SMART. Secondo questo modello un obiettivo per essere efficace deve essere:
- Specifico: Gli obiettivi non devono essere generali ma il più specifico possibile. Per capire se abbiamo raggiunto o meno un obiettivo, infatti, è importante che esso sia chiaro.
- Misurabile: più un obiettivo è misurabile (numerico), più è facile poter capire se lo si è raggiunto o meno.
- Accessibile: è fondamentale che un obiettivo sia realistico cioè che, per quanto sia sfidante, possa essere raggiunto. Fissarsi un obiettivo impossibile da realizzare può portare a malumore e frustrazione.
- Rilevante: l’obiettivo deve essere importante e sfidante per l’atleta; con un obiettivo troppo facile da raggiungere è facile che ci sia una perdita di motivazione e un abbassamento del livello di attenzione e concentrazione.
- Legato al tempo: una caratteristica fondamentale per obiettivi efficaci è la variabile tempo; è importante, infatti, chiarire molto bene le tempistiche in cui si intende raggiungere questi obiettivi. Se l’obiettivo ha una scadenza a lungo termine, è importante definire anche gli obiettivi a medio e breve termine da considerare come tappe per poter raggiungere l’obiettivo più importante.
È importante sottolineare che gli obiettivi devono essere rinegoziabili; dobbiamo sempre essere pronti a modificarli nel caso in cui sopraggiungano interferenze di diversa natura (situazionali; infortuni; perdita d’interesse ecc.).
Il Goal Setting in 5 punti
1.) Scegliere obiettivi chiari, realistici e definiti
2. ) Definire obiettivi misurabili e impostare delle procedure di valutazione dei risultati
3.) Suddividerli in sotto-obiettivi: breve, medio, lungo termine
4.) Differenziare obiettivi di prestazione e di risultato
5.) Formulare obiettivi flessibili e in termini positivi
A cura della dott.ssa Negrini