Le nuove dipendenze.

Le Nuove dipendenze o “new addictions” sono un fenomeno soggetto ad una continua evoluzione, in un certo senso “al passo coi tempi”. E’ pertanto fondamentale conoscerle per saperle riconoscere.

 

È spesso molto sottile, il confine che separa l’uso dall’utilizzo distorto ed eccessivo.

Nella lingua inglese il termine addiction” significa “dedizione, inclinazione”.
Esso si è  diffuso in tutti i paesi occidentali e anche in Italia si tende ad usare il termine inglese.

Il latino addictio sostantivo del verbo addicere ha vari significati tra cui quello di dedicarsi, abbandonarsi a qualcosa. Nel mondo giuridicom il latino addictus voleva dire espressamente “schiavo per debito”. Il termine rimanda quindi al significato di mancanza di libertà, di schiavitù e sottomissione.

Si assiste in maniera sempre più evidente alla diffusione di dipendenze che non sono legate a sostanze da assumere, ma a comportamenti presenti nella vita di tutti giorni: condotte utili, stimolanti, accattivanti al punto da apparire talvolta irrinunciabili.

Tradizionalmente ricercatori e clinici limitavano il corso indipendenza “addiction” ad alcol e droghe. Negli ultimi decenni invece l’addiction viene considerata  a tutti gli effetti una forma di disturbo  che si traduce in una relazione disfunzionale con alcuni comportamenti che non contemplano  l’uso di droghe.

“La maggior parte la comunità scientifica considera l’ addiction essenzialmente un problema della mente” mette in luce Leshner nel 2001.

I livelli di attivazione emotiva possono aumentare non solo a seguito dell’introduzione di alcolici o sostanze stupefacenti,  ma anche in associazione all’ esperienza dell’acquisto, al gioco, all’utilizzo di Internet o in situazioni certamente più routinarie che a partire dall’adolescenza ci ritoviamo a vivere.

Molte dipendenze (o “addictions”), siano esse chimiche o no,  sembrano presentare le stesse caratteristiche comuni, come ad esempio la compulsività, l’impulso irresistibile e i pensieri intrusivi. La perdita di controllo  si traduce nell’ incapacità di limitare l’attività, resistendo all’impulso senza aiuto esterno. Il continuare a protrarre il comportamento nonostante le problematiche da vita a sentimenti di colpa, vergogna, umiliazione, problemi di salute, familiari, lavorativi, legali o finanziari.

Le new addictions (le nuove dipendenze) fanno riferimento a quelle patologie, molto discusse  soprattutto negli ultimi anni, in cui non è implicata l’assunzione di  alcuna sostanza chimica, né la presenza di condotte  di illegali.

Le nuove forme di dipendenza senza droghe sembrano essere agevolate dell’innovazione tecnologica che da un lato genera tensione, stress e talvolta noia e dall’altro spinge alla gratificazione immediata dei bisogni, senza la necessità di una progettualità o di un investimento nel tempo.

Tra le nuove dipendenze più diffuse troviamo lo shopping compulsivo, il gioco d’azzardo patologico, l’internet addiction, la dipendenza sessuale e affettiva.

Nelle patologie della dipendenza il godimento è sempre uguale a se stesso identico, è legato in maniera rigida e concreta all’oggetto, sia esso il cibo, il gioco, lo shopping, il sesso o l’utilizzo di   Internet.

Secondo Griffiths (1997) le dipendenze attuali condividono con le tossicodipendenze alcune caratteristiche:

  • la dominanza: l’attività diviene come  una droga, domina il pensiero e il comportamento del soggetto, assumendo un valore primario tra gli altri interessi della persona.
  • le alterazioni del tono dell’umore: inizia l’attività, così come nell’assunzione della sostanza, provoca cambiamenti nel tono dell’umore che si manifestano nell’eccitazione o diminuzione della tensione a seguito dell’incontro con l’oggetto della dipendenza.
  • tolleranza: il bisogno di aumentare progressivamente la quantità di drogao il compimento dell’attività per ottenere l’effetto desiderato.
  • astinenza: malessere psico-fisico che si manifesta quando si interrompe o si tenta di ridurre il comportamento o l’uso della sostanza.
  • conflitto: nascita e aggravarsi dei conflitti tra il soggetto a coloro che gli stanno vicino e conflitti intra-psichici a causa del comportamento dipendente.
  • ricaduta: tendenza a cominciare l’attività o l’uso dopo averli interrotti.

Per gli psicanalisti che si sono confrontati con la diffusione sempre più ampia di questo fenomeno,  l’addiction è un disturbo a  base psichica profonda.

La relazione di dipendenza quindi, sia da  sostanza che da comportamenti, appare fondata sul narcisismo, sul bisogno di conferma e  riconoscimento, sull’angoscia del rifiuto e sul desiderio del non desiderio.

A cura della dott.ssa Maria Monica Ratti

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Bibliografia:

  • Griffith M.D., 1997, Video Games and Clinical Practice: Issues, Uses and Treatments, British Journal of linical Psychology,36, pp. 639-41
  • Leshner A.I. , 2001, Addiction is a Brain Desease, “Science and Technology on line”
  • Pani R. , Biolcati R.,2006, Le dipendenze senza droghe, Utet