Fai di me ciò che vuoi… ma non lasciarmi mai. (parte 1)
Tutti abbiamo almeno una volta sentito il racconto di una persona che conosciamo al termine del quale la nostra risposta è stata: “…non puoi vivere senza lei/lui…”, perché fai sempre ciò che lei/lui vuole? L’amore è un sentimento che ci fa vedere l’altro come perfetto e di conseguenza, tutto quello che ci dice o ci fa sembra essere giusto (appunto: “Fai di me ciò che vuoi, ma non lasciarmi mai”) però, è questo il vero amore oppure c’è qualcosa di nascosto alla base di questo comportamento?
L’amore ci porta a fare una serie di cose per l’altro che sono delle vere e proprie follie e possono farci apparire come dei veri e propri “fuori di testa”, soprattutto all’inizio della relazione quando niente sembra essere una minaccia nella coppia. D’altronde una coppia è l’unione di due persone che liberamente hanno deciso di stare insieme e che hanno dei progetti di vita in comune, quindi quando uno dei due deve prendere una decisione importante per il suo futuro è giusto che prenda in considerazione l’opinione del partner. In quest’ultimo caso, a volte, le persone si mettono in discussione perché hanno degli interessi e delle opinioni diverse e hanno bisogno di tempo per prendere una decisione.
In cambio, ci sono coppie nelle quali una persona non esprime ciò che vuole fare o non dà la sua opinione per timore di essere lasciata dal partner e questo non va bene.
Fare sempre ciò che vuole il partner, non finire il rapporto quando ci sono motivi importanti per farlo, giustificare sempre i pessimi comportamenti del partner e non poter pensare a che sarà di sé senza l’altra persona, sono l’insieme di comportamenti conseguenza di ciò che solitamente chiamiamo “dipendenza affettiva” o “love addiction”.
Ma cosa è la dipendenza affettiva o “love addiction”?
La dipendenza affettiva può essere definita come una forma patologica di amore a senso unico, dove chi ama vede l’altra persona come l’unica ragione della propria esistenza. Quasi sempre colpisce le donne e si ripete costantemente nella storia dei diversi rapporti della persona (non si parla di dipendenza affettiva nel caso di un solo episodio isolato). Queste persone presentano una serie di caratteristiche generali:
- Non sono capaci di prendere decisioni da sole.
- Presentano una bassa autostima.
- Mostrano un approccio pessimista.
- Non mostrano il loro disaccordo per non rischiare di essere abbandonate.
- Hanno bisogno che qualcun altro si prenda cura di loro.
- Non sono capaci di realizzare nessun progetto da sole.
- Non hanno iniziativa.
- Mostrano un’immagine idealizzata del partner, poco concordante con la realtà.
- Cercano costantemente l’approvazione degli altri.
- La loro paura più grande e quella di essere abbandonate.
- Mostrano un comportamento inibito.
- Quando finisce un rapporto ne iniziano in fretta uno nuovo, oppure hanno diversi relazioni (sentimentali e/o sessuali) allo stesso tempo.
- Il partner è vissuto come una fonte di risorse per coprire i bisogni propri.
È importante sottolineare che il concetto di dipendenza affettiva è un concetto patologico, quindi una persona non è affetta da tale disturbo solo perché è innamorata di un’altra e non vuole che il suo rapporto finisca. Nella dipendenza affettiva accade che una persona (la dipendente) sta insieme all’altra persona, per calmare i propri timori e soddisfare i propri bisogni è non per vero amore.
Come si arriva a dire “fai di me ciò che vuoi”?
Quanto alla eziologia della dipendenza affettiva, di solito le persone colpite da questo disturbo hanno una scarsa autostima, ovvero si sentono inadeguate e incapaci. Una delle cause del loro disturbo può essere ricondotta al contesto familiare in cui hanno sempre vissuto, in concreto mostrano un attaccamento affettivo disfunzionale o eventuali condizioni di disagio dovute al verificarsi di problemi fra genitori e/o fra genitori e figli, a episodi di violenza famigliare, nonché a comportamenti sessuali incorretti. Altra causa può essere l’essere stati vittime di abuso sessuale o maltrattamento molto prima dello sviluppo della malattia. Tutti questi problemi creano nelle persone modalità sbagliate (o disfunzionali) di comprendere i sentimenti propri e altrui, nonché problematiche legate al modo di relazionarsi con altre persone.
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