Cos’è il “benessere”?
Siamo in grado di dare una definizione di benessere psicologico?
Sappiamo che il termine benessere (o ben-essere) equivale a dire “stare bene” oppure “esistere bene”.
In realtà il concetto di benessere è più complesso di quello che può sembrare. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Salute (OMS) uno stato di benessere fisico, mentale e sociale deriva dall’assenza di disagio o malattia.
Da punto di vista psicologico, il benessere soggettivo sarebbe determinato dal grado di soddisfazione per la propria vita. Per cui le persone che durante il proprio ciclo di vita hanno vissuto per lo più esperienze positive si percepiranno come più felici e soddisfatte rispetto alle persone che invece hanno vissuto esperienze più negative.
Secondo Caorl Ryff, promotrice del “Modello a sei dimensioni del Benessere” (Psychological Well-Being/PWB), il benessere è un processo multidimensionale e dinamico che comprendere vari aspetti tra cui:
- L’autoaccettazione;
- Le relazioni interpersonali positive;
- L’autonomia;
- Il controllo ambientale;
- La crescita personale;
- Lo scopo nella vita.
Seligman, sviluppatore della psicologia positiva, ritiene che le persone che vivono e provano emozioni positive hanno una qualità e uno stile della vita migliore. Migliori saranno anche le relazioni interpersonali e la carriera lavorativa.
Nei periodi della propria vita in cui ci si auto percepisce come “giù di morale”, la psicologia positiva ci viene in aiuto suggerendo quali sono le attività che si potrebbero svolgere per innalzare il tono dell’umore e lavorare per ampliare lo stato di benessere. Infatti, sono fortemente consigliate attività che prevedono un contatto con la natura, conversazioni con persone con cui vi è un buon grado di sintonia, praticare lo sport preferito, ecc… Ovvero si devono prediligere quelle attività in cui le capacità che ognuno possiede sono all’altezza della situazione, rinforzando potenzialità manifeste e latenti. E’ proprio attraverso lo sviluppo e il rafforzamento delle potenzialità personali che si prova gratificazione.
A cura della dott.ssa Federica Lodato